IL PROGETTO
Due fratelli. Un odio antico. Irrazionale. Uno l'opposto dell'altro e allo stesso tempo uno lo specchio dell'altro. Si combattono, si invidiano, si feriscono a vicenda da tutta una vita, rubandosi a turno ciò che hanno di più caro. Saranno costretti ad allearsi per salvare la cosa più importante: il buon nome della Famiglia, non importa a prezzo di quali menzogne e quali crimini. Perché è solo sulla Famiglia che puoi contare per sopravvivere in un mondo cinico e corrotto.
Faranno i conti con il loro passato e si strapperanno le reciproche maschere nell' ultimo, disperato tentativo di conquistarsi l'amore di una donna e il favore di un padre anziano, agonizzante in un letto d'ospedale carico di segreti vergognosi. Come il paese in cui vivono.
Il Preferito è essenzialmente un lavoro di attori, un vero e proprio tour de force interpretativo.
Questo è dovuto sicuramente alla mia formazione ma è anche una precisa scelta estetica e pratica.
Scrivendo il testo mi sono posto la sfida di creare uno spettacolo retto da due soli interpreti, senza per questo limitarmi nel numero, nel genere e nelle età dei personaggi: ho richiesto quindi ai protagonisti non solo di creare un rapporto credibile due tra fratelli costantemente in scena, di spostarne continuamente gli equilibri e i piani temporali, ma anche di calarsi nei panni di tutti gli altri personaggi, differenti per sesso e per età. La figura di Barbara, invece, centrale e continuamente evocata ma mai mostrata, presume uno sforzo immaginativo e di complicità con il pubblico, che viene invitato spesso a “entrare” nella storia e diventarne un personaggio.
Scrivere avendo in testa degli interpreti precisi apre un ventaglio di possibilità molto ampio, conoscerne le caratteristiche e le capacità attoriali mi ha permesso in scrittura di sfruttarne appieno le potenzialità e, allo stesso tempo, di arrischiarmi a forzarle e metterle alla prova. Il fatto di conscerci bene aiuta ad ogni modo a fare si che questo processo non perda mai di vista l'aspetto di “gioco” teatrale, divertente e sorpendente per gli stessi interpreti tanto quanto, spero, per il pubblico.
La scena è scarna, i pochi elementi presenti si prestano allo stesso principio di fluidità e trasformismo al servizio dei protagonisti, delle loro interazioni e relazioni, dei loro conflitti e sentimenti contrastanti.
RICONOSCIMENTI
SELEZIONE FESTIVAL HORS 2017 • MTM Manifatture Teatrali Milanesi
RASSEGNA STAMPA
REPLICHE
2022
18-20 marzo • Factory32 (Milano)
2021
11-12 giugno • Teatro Binario 7 (Monza)
2018
31 maggio / 5 giugno • Teatro Libero (Milano)
9 febbraio • Teatro Binario 7 (Monza)
2017
23 / 25 settembre • Teatro Litta (Milano) - Festival H.O.R.S.